by Giorgia Andrea Bergamasco
-
Gloria Campriani porta ad Alpha District la magia dell'intessitura installativa di design.
Tra le opere di design presentate in Alpha District durante la settimana del Fuorisalone 2021, una si è staglia maggiormente sullo sfondo di piazza Gino Valle. Si tratta di Kundalini, parola misteriosa che rimanda ad una forma di energia primaria quiescente che risiede in ogni individuo. Questa energia, una volta risvegliata, permette di raggiungere l’illuminazione spirituale – così come si propone di fare questa installazione.
La mente e la mano dietro Kundalini appartengono a Gloria Campriani, fiber artist certaldese che tra i fili è cresciuta e tutt’ora lavora. L’artista si dedica soprattutto alla creazione di installazioni anche site specific e suggestive performance in cui l’arte si intesse con la musica. Le opere intrecciate da Gloria vengono spesso collocate in luoghi ameni storico-naturali – anche se in questo caso è lo skyline milanese a fare da sfondo. Inserite in questi contesti, le installazioni instaurano immediatamente uno stretto rapporto con il territorio, di qualsiasi natura esso sia, con cui si legano in modo armonico.
Il lavoro di Gloria Campriani è contenuto nella sua interezza nel volume intitolato in modo evocativo TRA ME a cura di Luca Nannipieri, 2021.
Il metodo di lavoro di Gloria Campriani è peculiare: si dedica alle sue opere utilizzando il metodo off loom, ossia annodandole a mano. I primi giorni del Fuorisalone infatti l’hanno vista intenta a lavorare a Kundalini proprio in piazza Gino Valle dov’era esposta – dando vita ad un’intima performance di intrecci.
Una volta terminata la fase di creazione ultima, Kundalini, che in totale conta di tre imponenti cornici al loro interno intrecciate in sorprendenti opere di design, una diversa dall’altra, ha abitato la piazza durante tutta la settimana milanese del design.
La collocazione dell’installazione è strategica in quanto si trovava a coprire la traiettoria che porta i visitatori verso la passerella ciclopedonale che porta al Parco del Portello, cucendo insieme due realtà differenti – se non contrapposte.
È anche grazie a ciò che Kundalini ha registrato molti visitatori destando la curiosità anche di chi era di passaggio e rimaneva colpito dalla mole di questi arazzi di design.
Kundalini si è rivelata così un’importante attrattiva per Alpha District, grazie all’effetto artistico e scenografico di impreziosimento della piazza e alla sua aurea di fresca e vivace enigmaticità legata al contesto espositivo.
L’opera site specific si trova profondamente inserita nella realtà della sostenibilità e della sensibilità ecologica, uno dei tanti punti di raccordo tra artista e curatrice – Gabriella Anedi, la storica e direttrice della galleria milanese Fiber Art And.
Kundalini è infatti composta da fibre riciclate, materiale tessile direttamente fornito da Campolmi. L’azienda pratese produce prodotti interamente lavorati in Italia e ne garantisce gli alti standard qualitativi promuovendo la produzione sostenibile attraverso il riciclo dei materiali e l’utilizzo di sostanze vegetali per la tintura.
Con il rimando all’energia vitale, Gloria Campriani incanala una forza rinvigorente nelle sue opere intelaiate sulle imponenti cornici di Kundalini.
Oltre alla loro solo apparente immobilità, la triade del design – i cui fili sono a tratti mossi dal vento – emana una vitalità che esula dal suo essere materia.
Le trame intrecciare rappresentano la volontà dell’artista di cucire insieme i pezzi della realtà in cui oggi sopravviviamo, ma che non viviamo appieno; l’empatia nel veicolare una tematica collettiva così attuale è un tratto costitutivo del lavoro di Gloria Campriani.
Kundalini diventa così il simbolo di una forza che propagandosi accompagna e favorisce la rinascita del design milanese dopo il periodo pandemico anche grazie al nuovo distretto di Alpha District.
Ph credits: video di Kundalini, di Roberto Venturi; dettaglio di Kundalini, di FORO Studio; immagine di piazza Gino Valle, di FORO Studio.
Comments